giovedì, dicembre 15, 2005
Arcano XII - L'Appeso
Una palpitante scintilla di fuoco divino,
un sottile alito spirituale,
precipitò dentro di sé e portò la sua luce
nella spessa oscurità della forma.
Come in un prisma dai mille colori
s’accese così lo spettacolo delle esistenze,
come in un teatro ruotarono i personaggi sulla scena,
s’intersecarono le parti muovendosi quinte e sipari,
cambiando gli attori maschere e illusioni.
Appesi ad un sottile filo d’amore,
ad un fremente soffio di vita,
così recitiamo in un mondo capovolto,
a testa in giù nel dolore e nell’ombra,
non più memori della vibrante scintilla calatasi nella forma.
Finché, imbattendoci un giorno nello specchio,
ci chiederemo il senso dei nostri gesti,
delle immagini e del vorticare:
allora il caleidoscopico fluire di cause ed effetti
si ricomporrà nell’unità della visione,
e il cuore disperso nel molteplice
creerà la sintesi universa.
Allora la caduta e il sacrificio dell’incarnazione
si riveleranno alla nostra nuova coscienza consapevole
come il gioco avveduto e sagace,
variegato e stupefacente,
di un cosmico acrobata,
appeso a testa in giù al magico trapezio dell’essere.
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